Dipendenza affettiva come uscirne: le 4 cose che devi fare

Se da soli è difficile spezzare il circolo vizioso della dipendenza emotiva, un modo per uscire dalla dipendenza affettiva è decidere di chiedere aiuto ad un professionista, un terapeuta con cui iniziare un percorso di psicoterapia. Lo psicologo o psicoterapeuta ha il compito di osservare i comportamenti con il paziente e di andare alla ricerca delle possibili cause di questa dipendenza. In seguito, gli obiettivi sono: il miglioramento dell'autostima, l'incremento della fiducia in se stessi, e aiutare la persona ad imparare a riconoscere le proprie necessità e tutte quelle attività che possono aumentare il proprio benessere psico-fisico. Il paziente, alla fine della terapia, dovrà imparare a uscire dal proprio isolamento sociale, a raggiungere l’autonomia e, anzi, a vivere la solitudine in maniera positiva.

Psicologa e Psicoterapeuta Ribaldone AlicePsicologa e Psicoterapeuta Ribaldone Alice 08 Dicembre 2021
Dipendenza affettiva come uscirne

Nel nostro precedente articolo “Dipendenza affettiva cos’è” abbiamo parlato di dipendenza affettiva, cioè di quella dipendenza da un’altra persona che si struttura a livello emotivo all’interno della relazione, d’amore e non. Secondo la psicologia, nella dipendenza affettiva la relazione, di solito di coppia, è vissuta come un legame fondamentale e necessario per la propria sopravvivenza, per il quale la persona che ne può soffrire arriva ad annullarsi completamente per l’altro (partner, amico, familiare) perdendo di vista se stessa e i suoi bisogni. Sono persone che hanno una personalità dipendente che le porta a cercare negli altri la fonte di sostegno ed affetto. L’altra persona diventa così importante tanto da essere parte di noi e da non poterne più fare a meno. Con il tempo queste persone tendono a consolidare questa modalità relazionale e divengono delle vere esperte nello scegliere partner incapaci di donare l’amore.
La dipendenza affettiva è sempre qualcosa che avviene in presenza di qualcuno (occorre essere almeno in due) nei cui confronti è possibile sentire prima una vicinanza molto stretta e poi la sensazione di non poter mai più vivere senza di lui o lei; ciò perché probabilmente nell’infanzia della persona si è innescata una modalità relazionale abbastanza disfunzionale a casa verso le figure genitoriali. La persona che soffre di dipendenza affettiva può sentirsi in colpa per i suoi comportamenti e può sviluppare altri disturbi, come disturbi depressivi e disturbi d’ansia. Il malessere porta la persona dipendente a trovare un aiuto per uscire da questa situazione al fine di stare bene con gli altri.

Le 4 azioni che devi compiere per superare una dipendenza affettiva

  1. Comprendere il proprio funzionamento, per sviluppare una consapevolezza per quanto riguarda la motivazione alla base delle dipendenze affettive e relazionali.
  2. Modificare i legami di attaccamento insicuro, colmare il vuoto del passato e rielaborare le esperienze negative, vissute eventualmente da bambino, per permettere l’instaurarsi di legami e progetti significativi e soddisfacenti. Spesso sono persone che hanno paura dell’abbandono dell’altro, timore che può essere stato alimentato da un rapporto contraddittorio genitori-figli.
  3. Sviluppare le capacità assertive della persona in modo che possa pensare e manifestare i propri bisogni senza paura e senza provare ansia se si trova separata dall’altra persona.
  4. Migliorare l’autostima e la sicurezza in se stesso.
    La psicoterapia può aiutare il dipendente affettivo con una sindrome affettiva a porre attenzione e a riconoscere il proprio funzionamento e i propri schemi cognitivi ed emotivi che lo portano a sofferenza e infelicità.

La cura per il disturbo di dipendenza affettiva può essere la psicoterapia. Gli obiettivi del trattamento della dipendenza affettiva sono comprendere i 4 punti sopra elencati e aiutare la persona a liberarsi dalla dipendenza affettiva.

Come curare la dipendenza affettiva

Gli obiettivi che possiamo raggiungere con il lavoro di psicoterapia possono essere, quindi, individuabili in base al tempo, a breve e lungo termine:

  • A breve termine, il primo obiettivo è affrontare le situazioni, osservare il funzionamento della persona nei diversi ambiti per aiutarla a prendere consapevolezza dei suoi schemi e per risolvere la sofferenza del paziente in termini di sintomi e disfunzioni comportamentali.
  • A lungo termine, un secondo obiettivo consiste nell’affrontare le esperienze molto profonde e precoci risalenti all’infanzia e al rapporto con le figure di attaccamento per andare ad identificare i possibili traumi di abbandono, di trascuratezza fisica ed emotiva, di maltrattamenti ed, eventualmente, di abusi. Spesso è possibile che queste esperienze possano essere alla base della convinzione di non valere nulla, di non essere degni di essere amati e della bassa autostima, insicurezza e depressione, che caratterizzano i pazienti che soffrono di dipendenza affettiva.
  • La terapia psicologica, in questo modo, punta ad aiutare chi soffre di dipendenza affettiva ad avere accesso al proprio mondo interno, alle proprie emozioni, ai propri bisogni, pensieri e desideri. L’obiettivo finale ed importante è quello di aiutare la persona ad essere autonoma e a poter fare in serenità le proprie scelte di vita, senza il bisogno di annullarsi per non perdere l’altra persona.
    Così facendo si può ricostruire uno degli aspetti delle personalità dipendenti che è la carenza di agency, cioè un problema di mancanza della capacità di portare avanti un piano d’azione che nasca all’interno di se stessi, anche in condizioni di avversità e difficoltà o di mancante sostegno relazionale ed emotivo.
    La psicoterapia può, infine, gettare le basi affinché le persone che soffrono di dipendenza emotiva possano costruire relazioni affettive basate sulla reciprocità in cui sentirsi finalmente e realmente amati e accettati, e affinché possano incrementare la propria autostima mantenendo un senso di amabilità, valore personale e capacità di azione, anche quando tali relazioni mancano.

    La persona con la terapia tiene conto dei suoi comportamenti e sentimenti e cerca una nuova forza per mettere un punto alle vecchie modalità relazionali per imparare a dare e ricevere amore in modo più funzionale. In questo modo sarà più felice con se stessa e con gli altri.

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