Motivazione cos’è? Scopri come si alimenta!

Secondo la psicologia, una definizione di motivazione è che essa sia una forza interna ad una persona che la spinge ad agire e comportarsi in determinati modi o a perseguire specifici obiettivi. È uno stimolo che orienta e mantiene il comportamento, influenzando la direzione, l'intensità e la persistenza delle nostre azioni

Psicologa e Psicoterapeuta Ribaldone AlicePsicologa e Psicoterapeuta Ribaldone Alice 30 Luglio 2023
Motivazione

Su cosa si basa la motivazione

La motivazione si basa su una combinazione di fattori, sia interni sia esterni, che spingono un individuo ad intraprendere un’azione o a perseguire un obiettivo. Alcuni dei principali fattori che influenzano la motivazione sono:

  • Bisogni e desideri: Alcuni bisogni fondamentali di una persona, come il bisogno di mangiare o bere, di protezione, appartenenza o autorealizzazione possono spingere e motivare le persone ad agire per soddisfare tali bisogni al fine di raggiungere uno stato di benessere.
  • Obiettivi personali: Avere obiettivi chiari e significativi e desiderare di raggiungerli può stimolare e alimentare la motivazione perché tali obiettivi forniscono una direzione e un senso di scopo.
  • Valori e convinzioni: Le persone sono motivate e spinte dal loro bisogno di congruenza tra le proprie azioni e i propri valori personali. Quando le attività o gli obiettivi sono allineati con i valori di una persona si crea una motivazione intrinseca che deriva dalla coerenza con le proprie credenze e principi.
  • Ricompense e incentivi: Le ricompense esterne, come il denaro, il riconoscimento o le promozioni, possono servire da incentivo per aumentare la motivazione. Le persone, infatti, possono essere motivate dal desiderio di ottenere tali ricompense collegate ad un’attività o ad un obiettivo.
  • Aspettative di successo: Le aspettative personali sul raggiungimento di un obiettivo o sul successo in un’attività possono influenzare la motivazione. Infatti, se una persona crede di avere le capacità necessarie per avere successo e se vede un legame tra gli sforzi che compie e i risultati che otterrà, sarà più motivata a perseguire quell’obiettivo.
  • Ambiente sociale: Il contesto sociale, in particolare il supporto e l’incoraggiamento da parte di amici, familiari o colleghi possono influenzare ed aumentare la motivazione. Allo stesso modo, la pressione sociale o l’osservazione di modelli di comportamento positivi possono stimolare la motivazione.

Cosa alimenta la motivazione

La motivazione può essere alimentata da diversi fattori, tra cui bisogni personali, obiettivi individuali, valori, aspettative, ricompense, sfide personali e ambienti di lavoro. La motivazione però è un fenomeno complesso, può variare da persona a persona e può essere influenzata da fattori interni ed esterni. Ogni individuo può essere naturalmente più o meno motivato di un altro e può essere influenzato da una combinazione di questi fattori in base alle proprie caratteristiche di personalità, esperienze e contesti di vita. Diverse teorie psicologiche, come la teoria dell’autodeterminazione, la teoria dell’aspettativa e la teoria dell’equità, cercano di spiegare i diversi fattori che influenzano la motivazione delle persone.

Quanti tipi di motivazioni esistono

Esistono principalmente due tipi di motivazione: la motivazione intrinseca e la motivazione estrinseca. La motivazione intrinseca è quella che deriva da fattori interni, come bisogni individuali, interesse personale, soddisfazione derivante da un’attività (lavorativa e non) o senso di realizzazione. Questa forma di motivazione spinge le persone a impegnarsi in un’attività per il puro e semplice piacere o la gratificazione che ne deriva. La motivazione estrinseca, invece, è influenzata da fattori esterni, come ricompense materiali, punizioni o pressione sociale. In questo caso, le persone sono spinte a svolgere un’attività non per il piacere intrinseco o per interesse personale, ma per ottenere qualche tipo di ricompensa esterna o per evitare una conseguenza negativa.

Motivazione in psicologia

La motivazione in psicologia è uno dei concetti fondamentali che studia il perché e il come le persone si impegnano in determinati comportamenti. La motivazione è una forza interna che spinge le persone a svolgere specifiche azioni, a perseguire chiari obiettivi e a soddisfare determinati bisogni.

L’area della psicologia che si concentra sullo studio della motivazione umana, in particolare dei processi che spingono le persone a comportarsi in specifici modi, a perseguire obiettivi e a soddisfare i propri bisogni è la psicologia motivazionale. Questo ramo della psicologia studia i diversi fattori che influenzano la motivazione, le teorie che cercano di spiegare i meccanismi sottostanti e le strategie per aumentare o gestire la motivazione.

Secondo la psicologia motivazionale esistono diverse teorie e approcci per comprendere la motivazione umana. Vediamo insieme alcune di queste teorie e approcci:

  • Teoria dell’autodeterminazione: afferma che le persone sono intrinsecamente motivate quando sono in grado di soddisfare i propri bisogni psicologici di autonomia (sentirsi libere di compiere scelte), competenza (sentirsi capaci di affrontare le sfide e raggiungere obiettivi) e relazione sociale (sentirsi connesse ad altre persone). Ciò significa che quando le persone si sentono indipendenti, competenti e legate agli altri, sono più inclini a impegnarsi in comportamenti motivati. Questa teoria sottolinea, quindi, l’importanza dell’autonomia, della competenza e delle relazioni sociali per aumentare la motivazione.
  • Teoria dell’aspettativa: sostiene che la motivazione di un individuo dipende dalle sue aspettative sul raggiungimento di una certo risultato, legato ad una ricompensa, a cui è attribuito un determinato valore. Ad esempio, se una persona crede di avere le capacità per raggiungere un obiettivo che ritiene essere altamente desiderabile, sarà più motivata a raggiungerlo. Alla base di questa teoria c’è il concetto che le persone sono motivate dalle loro aspettative di successo e dalla valutazione delle ricompense associate all’obiettivo.
  • Teoria dell’obiettivo: suggerisce che gli individui sono motivati dall’individuazione e dal raggiungimento di obiettivi specifici. Gli obiettivi possono essere sia a breve che a lungo termine e possono fornire una direzione e un senso di scopo alle azioni delle persone. Ciò significa che l’impostazione di obiettivi specifici e ben definiti può aumentare la motivazione perché forniscono una direzione e uno scopo, facilitando la focalizzazione e il perseguimento dell’obiettivo stesso.
  • Teoria dell’equità: si concentra sulla motivazione derivante dalla percezione di equità nella distribuzione delle ricompense. Le persone sono più motivate quando percepiscono che la distribuzione delle ricompense è equa e giusta rispetto agli sforzi che hanno fatto.
  • Teoria dell’autorealizzazione: è basata sull’idea che le persone sono motivate dalla ricerca di espressione di se stesse, di realizzazione personale e di raggiungimento del proprio potenziale. In sostanza, le persone sono intrinsecamente motivate a svilupparsi e a diventare la versione migliore di sé stesse.

Queste sono solo alcune delle teorie e degli approcci utilizzati dalla psicologia per spiegare la motivazione umana. In generale, la psicologia motivazionale cerca di comprendere i processi motivazionali individuali e come essi possono essere influenzati per promuovere il benessere e il successo delle persone. Quindi, la comprensione della motivazione può essere utile nella promozione di comportamenti positivi, nello sviluppo personale e nell’ambito dell’orientamento professionale.

Le motivazioni di base

Secondo una delle teorie sopra elencate, cioè quella dell’autodeterminazione proposta da Edward Deci e Richard Ryan, due ricercatori di psicologia e scienze sociali, esistono tre motivazioni di base che guidano il comportamento umano, che sono considerate intrinseche e universali. Esse sono:

  1. Motivazione all’autonomia: si riferisce al nostro desiderio innato di essere autodiretti e di agire in coerenza con i nostri valori, bisogni e interessi personali. Le persone mosse da questa motivazione cercano di svolgere attività che riflettono la loro autenticità e autonomia, evitando situazioni in cui si sentono controllate o costrette.
  2. Motivazione alla competenza: è la spinta a cercare opportunità che favoriscano lo sviluppo delle nostre capacità, abilità e competenze. Le persone che sono motivate dalla competenza cercano di affrontare sfide significative, di acquisire nuove conoscenze e di migliorare le proprie abilità. La sensazione di padronanza e il raggiungimento di obiettivi stimolanti sono elementi fondamentali per questa motivazione.
  3. Motivazione alle relazioni sociali: è riferita al nostro bisogno innato di connessione, interazione e appartenenza agli altri. Le persone spinte da questa motivazione cercano relazioni significative, sostegno sociale e vicinanza emotiva. L’interazione positiva con gli altri e il senso di appartenenza sono fattori importanti per la loro motivazione.

Queste tre motivazioni di base sono considerate importanti per il benessere e la crescita delle persone perché quando ci sentiamo in grado di soddisfarle tendiamo ad essere più intrinsecamente motivati, impegnati e soddisfatti nelle nostre attività.

I tipi di orientamento motivazionale secondo Kuhl

Lo psicologo tedesco Julius Kuhl ha sviluppato una teoria dell’orientamento motivazionale al fine di comprendere come le prospettive di ognuno di noi possano influenzare la motivazione e l’atteggiamento verso il raggiungimento dei nostri obiettivi.
Secondo Kuhl, esistono due tipi di orientamento motivazionale: l’orientamento alla realizzazione e l’orientamento alla difesa:

  1. Orientamento alla realizzazione (Achievement Orientation): è caratterizzato da un’attitudine e uno sforzo costante nel perseguire obiettivi personali e nel cercare di raggiungere il proprio successo. Le persone con un orientamento alla realizzazione sono spinte dall’aspirazione al miglioramento e al progresso, dall’autodisciplina e dall’impegno nel superare sfide e nel migliorarsi costantemente.
  2. Orientamento alla difesa (Defence Orientation): si riferisce ad un modo di affrontare la motivazione caratterizzato dalla tendenza a evitare situazioni percepite come minaccianti o a rischio di fallimento. Le persone con un orientamento difensivo possono essere più preoccupate di proteggere la propria autostima o di evitare l’esposizione a possibili insuccessi, a tal fine possono essere inclini a evitare sfide o a selezionare obiettivi meno ambiziosi per ridurre il rischio di fallimento.

L’orientamento motivazionale non è definito una volta per tutte ma può variare a seconda della situazione e del contesto. Ciò significa che una persona può mostrare un orientamento alla realizzazione in alcuni ambiti della vita e un orientamento alla difesa in altri e tale orientamento può cambiare nel tempo. Inoltre, l’orientamento motivazionale può essere influenzato da fattori come l’autostima, l’esperienza passata, le aspettative sociali e le pressioni ambientali.

Come trovare la motivazione

Trovare o ritrovare la motivazione per fare qualcosa può essere una sfida, ma ci sono alcune strategie che possono aiutarti ad aumentare la tua motivazione:

  • Trova le tue ragioni: Comprendere le ragioni profonde dietro ciò che vuoi ottenere può fornire una motivazione significativa. Chiediti perché desideri raggiungere quell’obiettivo o compiere quella determinata attività, quali benefici o soddisfazioni potresti ottenere e come potrebbe migliorare la tua vita o il tuo benessere.
  • Stabilisci obiettivi chiari: Definire obiettivi specifici, misurabili e realistici ti aiuta a visualizzare il risultato finale e ti fornisce una direzione chiara. Assicurati che gli obiettivi siano raggiungibili e dividi il processo di raggiungimento in piccoli step che puoi compiere gradualmente.
  • Trova la tua motivazione intrinseca: Prova a collegare l’attività o l’obiettivo a qualcosa che ti appassiona o che ti interessa e concentrati sugli aspetti gratificanti o stimolanti dell’attività stessa per scoprire come puoi trarre soddisfazione personale da essa.
  • Crea un piano d’azione: Avere un piano strutturato ti aiuta a vedere il progresso che stai facendo e ti dà una sensazione di controllo sulla situazione. Sviluppa, quindi, un piano dettagliato su come raggiungere l’obiettivo, suddividendolo in passi gestibili e stabilendo un calendario realistico.
  • Trova sostegno sociale: Il sostegno degli altri può essere un grande stimolo alla motivazione. Condividi i tuoi obiettivi con persone di fiducia, come amici, familiari o colleghi; puoi chiedere feedback, consigli o incoraggiamenti e cercare di coinvolgere altre persone che condividono gli stessi obiettivi.
  • Visualizza il successo: Immagina come sarà raggiungere l’obiettivo o completare l’attività con successo. Prova a visualizzare te stesso nel processo e immagina le sensazioni positive che proverai quando avrai raggiunto ciò che desideri.
  • Non arrenderti: Preparati all’idea che potrebbero esserci ostacoli o momenti difficili lungo il percorso. Accetta che le sfide fanno parte del processo e sviluppa strategie per affrontarle in modo costruttivo, senza arrenderti.

Come aumentare la motivazione

La psicologia motivazionale studia anche le strategie per promuovere ed aumentare la motivazione. Tra queste strategie troviamo la creazione di obiettivi significativi, l’offerta di ricompense o incentivi, l’aggiunta di elementi di autonomia e scelta, il fornire un feedback appropriato e la creazione di un ambiente di supporto e sostegno.
In ogni caso, aumentare la propria motivazione può richiedere un impegno personale considerevole, ma ci sono diverse strategie che possono aiutarti in questo processo. Ecco alcune consigli per aumentare la tua motivazione:

  • Stabilire obiettivi chiari e realistici: obiettivi specifici, misurabili e, soprattutto, raggiungibili forniscono una direzione e un senso di scopo. Suddividerli in tappe più piccole può, inoltre, renderli più gestibili.
  • Individuare la propria motivazione intrinseca: scoprire qual è la motivazione intrinseca dietro ciò che stiamo facendo, perché svolgiamo quella particolare attività o perché quell’obiettivo sia così gratificante ed importante per noi e per i nostri valori è fondamentale per incrementare la motivazione.
  • Creare un ambiente favorevole: un ambiente che supporti la nostra motivazione può fare la differenza, in particolare è importante che sia uno spazio che possa favorire la concentrazione e la produttività.
  • Sfidare se stessi: fissare obiettivi che ci sfidano e che ci consentono di crescere e migliorarci, spingendoci oltre la nostra zona di comfort può stimolare la motivazione.
  • Trovare sostegno negli altri: il sostegno sociale può aiutarci a mantenere alta la motivazione e a ricevere feedback e incoraggiamento lungo il percorso.
  • Premiare se stessi: piccoli premi, ricompense o incentivi per noi stessi quando raggiungiamo determinati obiettivi o facciamo progressi significativi possono aumentare la motivazione e aiutarci a mantenere l’impegno verso l’obiettivo desiderato.
  • Pensare in modo positivo: avere una mentalità positiva, affrontare le sfide con ottimismo, imparare dalle esperienze negative ed essere focalizzati sui nostri successi e capacità, evitando pensieri negativi o di autosabotaggio, è fondamentale per non abbattere la motivazione.

Ricorda però che la motivazione può cambiare nel tempo, quindi è importante essere pazienti e gentili con se stessi. A volte, quando ci sembra di non trovare più la motivazione, può bastare sperimentare nuove strategie e metodi che possono funzionare meglio per noi!

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